Tra corsi e ricorsi storici è da anni, un vero e proprio must have…
Sto parlando del simbolo dell’infinito!!!
Difficile lavorare per più di un paio di settimane senza tatuare un simbolo dell’infinito, soprattutto negli ultimi tre, quattro anni. Must have, anzi, must bear come lo sono state in passato le stelline, le chiavi di violino o, negli anni Ottanta e Novanta, i tribali sopra il culo per le tipe ed i fili spinati attorno al bicipite per i tipi… gli infiniti se la giocano, al giorno d’oggi, con le strisce nere, i mandala e gli orologi da taschino, di cui parlerò prossimamente!
Quanti ne avrò tatuati? Centinaia. Senza esagerare.
Come? Semplici, con iniziali, piume, rondini, stellinine, date….
Dove? Ovunque.
A chi? A chiunque.
Il simbolo dell’infinito
Per chi ancora non lo sapesse, il classico simbolo dell’infinito è una sorta di otto orizzontale.
Per chi ancora non lo sapesse, il classico simbolo dell’infinito è un simbolo matematico.
Per chi ancora non lo sapesse, il classico simbolo dell’infinito si chiama lemniscata.
Per chi ancora non lo sapesse, il classico simbolo dell’infinito chiamato lemniscata è stato INVENTATO nel 1655 dal matematico inglese John Wallis e si riferiva ad una quantità senza limite o fine… appunto infinita…
‘Na roba mica tanto antica, quindi, e nemmeno allegorico-religiosa, tutto sommato.
Così, per dire.
Per estensione, tuttavia, l’otto orizzontale/lemniscata è divenuto il simbolo dell’infinito per antonomasia. Nonostante ed oltre a questo, esistono numerosi altri simboli, molto più “simbolici”, antichi ed universali, che rappresentano il concetto di infinito nell’accezione di ETERNITA’.
Quali? Eccone, quantomeno, alcuni. I più conosciuti.
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Simbolo dell’infinito: Uroboro
Si tratta del serpente, o del drago, che si morde la coda. L’Uroboro è stato ritrovato su antichissimi papiri egizi e richiama il concetto dell’eternità e della ciclicità della vita.
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Simbolo dell’infinito: Nodo tibetano
Variante antica tipica del buddhismo tibetano, il Nodo tibetano dell’infinito è uno degli otto simboli del buon auspicio: simboleggia l’eternità, ma anche la conoscenza.
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Simbolo dell’infinito: Enso
Simbolo sacro del buddhismo zen, l’Enso è un simbolo giapponese caratterizzato da un cerchio aperto che rappresenta l’eternità, l’universo, l’illuminazione e la forza.
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Simbolo dell’infinito: Arewaxač
Antico simbolo armeno che simboleggia l’infinito, l’Arewaxač rappresenta una sorta di girandola-spirale che rappresenta l’eterno movimento.
Ma quindi, infinito sì o infinito no?
Mi verrebbe da rispondere, infinito boh…
Non esistono risposte corrette: il mio era solo un invito. A cercare, verificare ed approfondire. Sempre e comunque. Per non limitarsi ad avere uno “stampino” uguale a quello di milioni di altre persone. Che ci sta, ma solo se ben ponderato.
Comunque, hai dato un’occhiata al feed del Black Jack Tattoo Shop su Instagram? Forza, ci troverai un sacco di infiniti*!!!
*O forse no…
Bene, per oggi vi saluto, il dovere mi chiama… mi aspettano un tre ore di lavoro su una schiena. Soggetto: William Blake, tra incisioni ed opere pittoriche!
Spoken by Marco Provolo
Dropped by Matteo Trombacco